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2019 | Paola MarzoliL'ERBA (una nota di Paola Marzoli) Da giovane guardavo e dipingevo la geometria, la nostra misura, poi mi sono inoltrata nella prospettiva, la nostra visione, poi ho visto e toccato colonne da noi scolpite, le nostre opere. Ora guardo e vedo l'erba: l'opera di Dio. È la più bella. Non volevo dire nulla sull'erba, l'erba parla sa sé. Mi ha parlato dal primo all'ultimo quadro che ho dipinto. All'inizio quando ho cominciato a dipingere l'erba avevo nella mente e nel cuore e soprattutto nelle orecchie il Requiem tedesco di Brahms. In tedesco perché è cantato in tedesco. Perché l'erba è GRAS. Perché la carne è come l'erba. Fleisch ist wie Gras. Brahms, Ein deutsches Requiem (Requiem tedesco) per soli, coro e orchestra, op. 45
Denn alles Fleisch, es ist wie Gras
Poiché la carne è come l'erba Poi mi sono accorta che l'erba non dissecca e non appassisce e L'erba ha poco da fare,
Allora mi è arrivato nelle orecchie le SACRE DU PRINTEMPS di Stravinskij. Ora, dopo due anni che dipingo l'erba la guardo con uno stupore, una meraviglia, una gioia che va oltre il mistero pagano della natura Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. ... E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»; e soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
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